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Acqua, alleata a scuola: aiuta la concentrazione

Una corretta idratazione migliora l’attenzione durante le ore di scuola. Lo afferma la scienza: e l’informazione è più importante che mai in questo momento, quando i bambini e i ragazzi hanno potuto finalmente tornare in aula dopo lunghi mesi di Dad. E, dopo aver vissuto un periodo non proprio facilissimo, i più giovani hanno davvero bisogno di tutti i supporti – acqua compresa – per riprendere le normali attività con il piede giusto e rendere al meglio sui banchi.

I ragazzi hanno più bisogno di acqua

Poiché nel corpo dei ragazzi la percentuale di acqua è maggiore rispetto a quella degli adulti, è evidente che i giovani devono consumarne di più. Perché, come confermano numerosi studi scientifici, non bere sufficientemente acqua durante il giorno può incidere negativamente non solo sulle performance fisiche, ma anche e soprattutto su quelle cognitive. Lo spiega ancor meglio il Professor Solimene dell’Università degli Studi di Milano ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino, come riporta Adnkronos: “Una moderata disidratazione, con una perdita di circa il 2% del peso corporeo, può portare a sintomi come mal di testa e stanchezza, cui si possono associare riduzione della concentrazione, dell’attenzione, della memoria a breve termine e di esecuzione anche di compiti semplici mentre un calo di acqua del 5% del nostro peso può avere effetti negativi anche sulle performance fisiche”.

Controllare i livelli di idratazione anche a scuola

Un recente studio svolto in 13 Paesi ha rivelato che il 61% dei bambini e il 75% degli adolescenti non bevono a sufficienza (ma assumono liquidi prevalentemente dagli alimenti) rispetto alle raccomandazioni per l’assunzione giornaliera di acqua (1.700 mL/giorno per i ragazzi dai 9 ai 13 anni e 1.520 mL/giorno per le ragazze dai 9 ai 13 anni) fornite dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare). L’EFSA raccomanda un’assunzione totale di acqua (TWI) al giorno più elevata per i ragazzi che per le ragazze dai 9 ai 13 anni: 44 mL/kg contro 39 mL/kg, rispettivamente. Controllare la quantità di liquidi assunti nell’orario scolastico è un’arma efficace contro i danni causati dalla disidratazione e porta gli studenti ad avere un aiuto in più per raggiungere una concentrazione ottimale. “I più giovani vanno educati sull’importanza di una corretta e regolare idratazione, da integrare ad una sana alimentazione ed una buona dose di attività fisica, tutti elementi fondamentali per un corretto sviluppo fisico e cognitivo”, conclude il Professor Solimene. Quindi sì all’acqua anche durante le ore di lezione, anche perché bevendo si assumono minerali quali ferro, magnesio e calcio essenziali per il benessere psico fisico e per la crescita dei giovani.