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Innovazione, il valore più apprezzato per le società quotate

E’ in primis l’innovazione il valore più importante per le società quotate. A dirlo è lo studio”Values Most Valued”, pubblicata da /amo, il network internazionale di Havas Group specializzato in corporate reputation, che ha esaminato le relazioni annuali e i siti web di 455 società quotate in 19 mercati, Italia compresa. Ma non mancano altre sorprese: se secondo le 35 quotate italiane l’Innovazione è in assoluto il valore più apprezzato, in crescita rispetto al secondo posto dello scorso anno, e in linea con il trend globale, altrettanto centrali risultano la sostenibilità e l’attenzione per le persone e le comunità. Una responsabilità sentita che si traduce concretamente in una cresciuta attenzione verso la sostenibilità in generale, la diversity, il sociale e la trasparenza a livello di governance. Valori che si confermano anche rispetto all’analisi effettuata nel 2021, ma che nel 2022 vedono al primo posto il focus sull’innovazione.

La creatività e l’innovazione sono ai primi posti

Di fronte a una serie scoraggiante di nuove sfide – tra cui le pandemie, le questioni/problematiche legate alla filiera di approvvigionamento, l’inflazione, la guerra e il cambiamento climatico – le aziende appaiono desiderose di essere percepite come pensatori creativi. L’innovazione (e le sue varianti) è stato il singolo valore più citato nel sondaggio, in crescita rispetto al secondo posto dello scorso anno, rivendicato dal 33% delle aziende (contro il 29% del 2021). Come categoria, i valori relativi alla creatività hanno ricevuto un riconoscimento particolarmente elevato negli Stati Uniti, in Cina e in numerosi Paesi europei, mentre sono stati citati abbastanza di rado in Austria, Paesi Bassi, Indonesia e Malesia. Ma anche le relazioni con gli stakeholder sono sempre più importanti. Nell’ultimo anno si è assistito a un netto spostamento verso manifestazioni di rispetto e responsabilità nei confronti dei principali stakeholder, in particolare i dipendenti (+27%) e i clienti (+32%). Più in generale, la preoccupazione per l’ambiente è aumentata notevolmente (+37%). Tuttavia, in questo schema generale si sono registrate alcune ampie e disparate variazioni geografiche. Ad esempio, il numero di aziende cinesi che citano un ampio senso di responsabilità sociale nei confronti delle persone e delle comunità è aumentato sensibilmente nel corso dell’anno. Anche nel Regno Unito si è registrato un forte aumento del numero di aziende che evocano questi ampi valori sociali. Negli Stati Uniti, tuttavia, si è registrato un netto spostamento dal generico verso un più chiaro focus su specifici stakeholder, in particolare dipendenti e partner.

L’integrità rimane un valore 

Anche l’integrità si conferma un valore molto diffuso, menzionato (in varie forme) dal 32% delle aziende come valore aziendale, in linea con lo scorso anno. Tuttavia, la gamma di valori classificati all’interno della più ampia categoria dell’etica è leggermente slitatta: quest’anno è stata citata solo dal 43% delle aziende intervistate, in calo rispetto al 46% dell’anno precedente. Questa categoria è stata ancora una volta la più popolare negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’Europa meridionale e in Cina. Tuttavia, in quattro mercati europei – Germania, Svizzera, Austria e Paesi Bassi – relativamente poche aziende hanno indicato l’etica come valore, forse partendo dal presupposto che l’onestà e l’integrità sono prerequisiti non negoziabili.