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Smart home, le case italiane sono sempre più “intelligenti”

Le case stanno diventando sempre più smart. Il mercato dei dispositivi intelligenti per le abitazioni ha infatti raggiunto il valore di  68 miliardi di euro. I principali fan di questi sistemi sono gli statunitensi, seguiti dai cinesi, mentre l’Italia – al momento – è indietro nella classifica. Attuamente il mercato italiano della smart home vale “solo” 566 milioni di euro, ma le stime parlano di un miliardo di euro già nel 2023. Sono alcuni dei risultati del primo rapporto sulla Smart Home elaborato dal Centro Studi TIM. In Europa, guida la lista dei principali Paesi per diffusione degli oggetti smart nelle case il Regno Unito, dove per ogni 10 case ci sono 18 oggetti smart. Seguono la Germania (16 oggetti) e la Francia (12). Con 6 oggetti smart ogni 10 case, inoltre, l’Italia precede la Spagna che ne registra solo 4.

Gli smart speaker fanno la parte del leone

Tra i dispositivi più venduti, e non è una sorpresa,  ci sono saldamente in testa gli smart speaker, altoparlanti dotati di assistenti vocali che hanno registrato una vertiginosa crescita negli ultimi due anni. Ma anche gli altri elettrodomestici collegati alla rete stanno popolando le nostre abitazioni: quelli per l’automazione e il controllo dei consumi energetici della casa, i gateway, gli hub, le lampadine e prese smart. Senza dimenticare le telecamere, i sensori e gli altri sistemi di sicurezza e protezione, e naturalmente i sistemi per l’intrattenimento. Una casa intelligente è poi una casa che acquista valore sul mercato immobiliare, come mostrano le esperienze di paesi precursori in questo campo, come USA e Regno Unito. Nonostante il boom dei sistemi smart, non mancano anche alcune preoccupazioni legate alla privacy: più di un italiano su due è restio a condividere i propri dati personali, anche quando si tratta di rendere più smart la propria casa. La risposta, ovviamente, risiede in soluzioni di sicurezza informatica più performanti ma anche in campagne di informazione per sviluppare un uso più consapevole di questi strumenti.

Smart è anche ecologico

Gli esperti sottolineano infine che adottare sistemi per rendere intelligente la propria casa è utile non solo a  un miglioramento della nostra esperienza tra le mura domestiche. Puntare sull’utilizzo di oggetti smart aiuta a ridurre in maniera significativa il consumo energetico, e quindi le emissioni di CO2. Contribuisce quindi a prenderci cura dell’ambiente e del mondo in cui viviamo. L’utilizzo di sistemi di energy management può portare a una riduzione dei consumi energetici del 10-15% annuo a livello nazionale, con un risparmio di 3-3,5 miliardi di euro. E, al tempo stesso, ridurre le emissioni CO2 di circa 1,7- 2,5 milioni di tonnellate l’anno.