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La giustizia organizzativa: una motivazione in più per le risorse aziendali

La capacità di motivare le risorse aziendali è al centro delle strategie messe in atto dal management per conquistare i candidati più competenti, e trattenere i dipendenti più validi. Uno di questi strumenti motivazionali è la giustizia organizzativa, ovvero la capacità dei manager di analizzare le decisioni di natura organizzativa, come la distribuzione di un premio tra colleghi, il sistema di valutazione delle performance, la definizione del budget, e la progettazione di un sistema di alleanze tra imprese, basandosi sui principi di giustizia ed equità. L’obiettivo è prevenire l’insoddisfazione nel personale e i contrasti fra gli interessi dei dipendenti e quelli dell’impresa.

I processi di selezione possono essere percepiti come iniqui

La giustizia organizzativa è un concetto basato sulla percezione di quanto equamente si venga trattati sul posto di lavoro. Nei processi di selezione molti strumenti di verifica del profilo, o delle prestazioni del candidato, possono essere percepiti come iniqui. Ovvero, non sufficientemente focalizzati sulla mansione, o parzialmente scorretti, perché non in grado di rappresentare adeguatamente la complessità dell’individuo, riferisce AdnKronos.

“Queste sensazioni – spiega Valentina Sangiorgi, Chief Hr Officer Randstad Italia – rischiano di influenzare negativamente il comportamento organizzativo del personale, con ripercussioni anche gravi per l’azienda”.

Le àncore di carriera

Per mantenere e incrementare la motivazione delle risorse umane è necessario valorizzare le potenzialità di candidati e lavoratori, cogliendone talenti, bisogni e valori. Ma non sempre i manager riescono a creare le condizioni per un’interazione soddisfacente fra le persone e l’organizzazione in cui lavorano. Uno strumento utile sono le cosiddette àncore di carriera di Edgar Schein, un questionario di autoanalisi di 40 domande con cui il candidato o il dipendente valuta la propria vita professionale, i propri talenti, le capacità, i bisogni, i valori e i comportamenti, e scoprire cosa lo motiva maggiormente in un lavoro.

“Ridurre le percezioni distorte e promuovere un clima positivo sul posto di lavoro”

Analizzare le reazioni delle persone coinvolte nelle decisioni di natura organizzativa risulta quindi importante per il successo delle organizzazioni, “perché contribuisce a ridurre le percezioni distorte – aggiunge Sangiorgi – e a promuovere un clima positivo sul posto di lavoro”.

Insomma, quanto più l’organizzazione è in grado di progettare percorsi di sviluppo coerenti con gli orientamenti delle persone coinvolte, “tanto più si alza il livello di motivazione alla vita organizzativa – continua Valentina Sangiorgi -. In quest’ottica, le ancore di carriera sono uno strumento efficace per avvicinare le aspettative dei dipendenti e quelli dell’azienda, migliorando così la soddisfazione dei lavoratori e la loro produttività”.