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Gli italiani e le nuove abitudini sui consumi green

L’attenzione alla sostenibilità è un tema sentito da circa il 90% degli italiani, ma non sempre attuabile nel quotidiano. La transizione energetica, ad esempio, è più facile all’interno delle proprie abitazioni, con il 71% che ha modificato i propri comportamenti in casa e il 69% che ha adattato le proprie abitudini ai fini di un maggior risparmio energetico. Anche perché, in questo caso, la sostenibilità è collegata a una riduzione delle spese. Gli italiani, insomma, sono sempre più attenti alla sostenibilità, ma spesso è difficile metterla in pratica con azioni concrete. Un freno è rappresentato dal fatto che comportarsi in modo autenticamente sostenibile ha spesso un costo significativo. È quanto emerge dalla ricerca ‘Agos Insights. I nuovi consumi sostenibili’, realizzata da Agos, in collaborazione con Eumetra.

Emerge la richiesta di consulenza

Gli italiani sembrano infatti essere molto interessati alle potenzialità di un miglioramento della classe energetica di casa (90%) e degli elettrodomestici (94%). Eppure, se la maggioranza conosce la classificazione energetica con le lettere dalla A alla G (84%), non sono altrettanti quelli che si rendono conto dell’impatto dell’utilizzo degli elettrodomestici in bolletta (solo il 38% ne è consapevole) o sono a conoscenza della classe energetica del proprio immobile (51%). Proprio per questo emerge una forte richiesta di consulenza da parte di aziende e rivenditori (82%), che dovrebbero aiutare a districarsi nel dedalo delle differenze e far capire meglio i vantaggi di una soluzione green.

Più difficile modificare i comportamenti per mobilità e acquisti

Se l’impegno a modificare le abitudini di comportamento e consumo in casa è diffuso, sembra più difficile modificarle sul versante della mobilità: solo il 15% ha individuato soluzioni più green per spostarsi, e il 31% nell’ambito degli acquisti. Le generazioni più in difficoltà sono quelle di mezzo (da 30 a 50 anni), alle prese con spese per la casa e i figli e stipendi che non sempre consentono di seguire i comportamenti più virtuosi. Apparentemente contradditoria sembra la GenerazioneZ che a parole non dà particolare importanza al tema, ma che risulta essere la più attiva nel cercare di comportarsi in modo rispettoso.

Viva l’economia circolare

L’economia circolare emerge come modo per essere sostenibili, apprezzata dal 78% degli italiani e utilizzata quasi dalla stessa percentuale (77%). In particolare dai più giovani, che la considerano una modalità di acquisto al pari delle altre. L’analisi ha poi delineato 4 grandi tipologie di italiani con diversi atteggiamenti verso la sostenibilità, in base soprattutto al grado di attenzione e importanza attribuita al tema. Si va dagli Idealisti (31%) ai Concreti (32%), e dagli Impossibilitati (21%) agli Indolenti (16%). Questi ultimi ritengono importante il tema della sostenibilità, ma hanno poca voglia di impegnarsi in prima persona. Sono infatti disponibili a spendere di più e utilizzare le proprie risorse per iniziative a favore della sostenibilità, ma non a cambiare i propri comportamenti.