Menu Close

Facebook e Instagram contro la disinformazione sul Covid-19

Facebook e Instagram, i due social di Mark Zuckerberg, sono in prima linea contro la disinformazione legata al Covid-19, e rimuovono i contenuti che possono nuocere all’informazione corretta. “Il Covid-19 continua a essere un importante problema di salute pubblica, per questo ci impegniamo a dare accesso alle persone a informazioni autorevoli, comprese quelle sui vaccini”, afferma Guy Rosen, vicepresidente Integrity di Facebook. Dall’inizio della pandemia fino al mese di aprile 2021 Facebook e Instagram si sono dati da fare, e hanno rimosso a livello globale più di 18 milioni di contenuti in violazione delle policy sulla disinformazione e sui danni legati al Covid-19.

L’Intelligenza Artificiale aiuta a scovare anche i contenuti che incitano all’odio

Oltre ai contenuti dannosi sul Covid-19, riguardo più in generale all’applicazione degli standard della comunità, nel suo report trimestrale Facebook spiega come sulla piattaforma siano diminuiti i contenuti che incitano all’odio. Questo, grazie anche all’uso dell’Intelligenza Artificiale, che aiuta a trovare questi contenuti prima ancora che vengano segnalati dagli utenti. Nel primo trimestre 2021 il dato era pari dello 0,05-0,06%, in pratica 5-6 visualizzazioni ogni 10.000 contenuti. La diffusione di contenuti di immagini violente è stata invece dello 0,01-0,02% su Instagram e dello 0,03-0,04% su Facebook, in calo rispetto allo 0,05% dello scorso trimestre.

Eliminati 8,8 milioni di post con bullismo e molestie

Secondo il rapporto, poi, nel primo trimestre 2021 Facebook è intervenuta su 8,8 milioni di contenuti di bullismo e molestie, in aumento rispetto ai 6,3 milioni del quarto trimestre 2020. Instagram è invece intervenuta su un numero pari a 5,5 milioni di contenuti di bullismo e molestie, che nel quarto trimestre 2020 erano 5 milioni.
Facebook ha anche agito su 9,8 milioni di contenuti di odio organizzato, in aumento rispetto ai 6,4 milioni nel trimestre precedente, e su 25,2 milioni di contenuti di incitamento all’odio, 26,9 milioni nel trimestre precedente. Instagram invece è intervenuta su 324.500 contenuti di odio organizzato (308.000 nel quarto trimestre 2020) e su 6,3 milioni di contenuti di incitamento all’odio, un po’ meno rispetto ai 6,6 milioni del trimestre precedente. Anche in questi casi, ciò è stato possibile grazie ai miglioramenti della tecnologia di rilevamento proattivo.

Più di 5 milioni di utenti usano cornici e adesivi per indicare chi si è vaccinato

Secondo Facebook, inoltre, più di 5 milioni di persone in tutto il mondo hanno usato cornici e adesivi del profilo che caratterizzano chi si è vaccinato. Si tratta di stikers sviluppati in Usa in collaborazione con il Department of Health and Human Services and the Centers for Disease Control and Prevention. Su Instagram questi adesivi sono stati utilizzati più di 7 milioni di volte.